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Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità

In questi giorni di blocco forzato, mi è tornata in mente una frase di Albert Einstein: “Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”.

Un nuovo modo di concepire la vita e il lavoro

Al netto dei problemi che tutti noi abbiamo affrontato in questo periodo, per chiunque sia a capo di un’impresa pubblica o privata, sono giorni difficili.
L’economia dell’intero pianeta ha subito una battuta d’arresto, dovendosi fermare dinanzi un nemico invisibile, che tiene in ostaggio miliardi di persone. Le nazioni più colpite dal Covid19 hanno applicato il lockdown, impedendo alle persone di lasciare la propria abitazione, se non per motivi di stretta necessità. Tutti noi, volenti o nolenti, abbiamo cominciato a cambiare non solo i nostri stili di vita ma anche il nostro modo di concepire e sviluppare il lavoro.
Anche la scuola ha dovuto ripensare, a come coniugare la dinamica formativa alla luce dell’impossibilità di gestire il lavoro direttamente in presenza.
Ognuno di noi, quando pensa alla scuola, si concentra, quasi istintivamente sugli alunni. Spesso dimentichiamo che oltre agli 8.500.000 studenti c’è anche quasi un milione e mezzo di operatori scolastici suddivisi tra Docenti e Personale.

L’online, tra obbligo e opportunità

Mapp è una piattaforma che si occupa di ricerche in campo digitale. In un recente articolo rivela come gli italiani hanno moltiplicato in modo straordinario il proprio tempo online. Le persone hanno più che raddoppiato la consultazione dei portali di informazione per tenersi aggiornati o anche solo per i loro acquisti.
Un articolo pubblicato alla fine di aprile da Cornerstone OnDemand, leader globale nelle soluzioni di sviluppo del personale, che ha annunciato come sia anche esponenzialmente aumentata la domanda di formazione online. Sia i singoli che le imprese si stanno adattando a un nuovo modo di lavorare.
L’uso massivo dello smart working o dell’home working infatti, oltre a diventare una nuova modalità operativa, ha aumentato la richiesta di formazione online.
Una larga parte dei soggetti inseriti nel tessuto produttivo sta ripensando il proprio lavoro cercando di acquisire maggiori competenze. Competenze che consentano di essere più produttivi e flessibili anche lavorando da casa.

E la scuola in tutto questo processo?

La scuola, in larghissima parte, ha reagito più che positivamente.
In un Comunicato stampa Cittadinanzattiva afferma che il 92% delle scuole ha attivato processi di Didattica a Distanza. Per lo più si tratta di lezioni in diretta, su varie piattaforme e una durata media a lezione fra i 40 e i 60 minuti. Buona, per il 60% dei rispondenti, anche la valutazione del lavoro svolto dai docenti. Purtroppo si conferma la grande questione dell’esclusione di troppi studenti che non partecipano alle videolezioni. I motivi, per lo più, sono la mancanza di device, connessioni inadeguate e in parte anche per condizioni familiari economicamente difficili.
Più variegati sembrano invece i risultati relativi alla gestione amministrativa degli Istituti Scolastici con l’introduzione del Lavoro Agile.
Nonostante siano ormai passati 15 anni dall’introduzione del D. Lgs. 7 marzo 2005 n. 82, relativo al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), molta della documentazione con cui lavorano le segreterie è ancora “cartacea” e non on line. Inoltre gli attuali software o applicativi non sempre sono adatti all’archiviazione digitale. Spesso consentono di lavorare solo on-site o non sono predisposti per un cloud condiviso e sicuro.
Decisamente migliori sono i metodi e i sistemi adottati per le interazioni con gli organi collegiali (Consiglio di Istituto, Collegio dei docenti, Consigli di classe, ecc.)
La maggioranza degli Istituti scolastici hanno cominciato a svolgere questi incontri in modalità telematica con risultati apprezzabili sotto il profilo economico e funzionale.
L’utilizzo di software e applicativi on-line consente infatti ai partecipanti di non essere presenti fisicamente. Attraverso la “video conferenza”, possono comunque conversare, scambiarsi dati e documenti attraverso una connessione ad Internet.
Risulta evidente che probabilmente, non tutte le riunioni possono svolgersi secondo tale modalità. Tuttavia l’innovazione apportata appare estremamente interessante, sia sotto il profilo economico che funzionale. Nel futuro, c’è già chi ritiene auspicabile utilizzarla anche al di fuori del periodo di emergenza contingente.

Il ruolo delle assicurazioni scolastiche

Nel febbraio 2018, con notevole lungimiranza, l’IVASS, sottolineava come le Società assicuratrici dovessero sviluppare un approccio proattivo nei confronti degli assicurati.
E’ indubbio che la pandemia ha avuto un forte impatto sia sul “sistema Italia” che sull’evoluzione della domanda e della risposta assicurativa.
La pandemia modificherà i comportamenti delle imprese assicuratrici. L’effetto non sarà di breve durata ma è destinato ad incidere sulle scelte di medio e lungo termine delle imprese.
Uno scenario ancora nebuloso in cui anche le assicurazioni scolastiche e i broker specializzati resteranno coinvolti da cambiamenti importanti.

Insomma, quando si dice che non tutto il male viene per nuocere…

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Lavoro Agile nella scuola

In occasione della recente pandemia di Covid-19, giunge alla segreteria dell’Istituto, la richiesta da parte di un’assistente amministrativa di poter effettuare la propria prestazione lavorativa in forma “agile” presso il proprio domicilio ai sensi della direttiva n. 1/2020 della Funzione Pubblica, della Circolare Prot. 4317 del 4.3.2020 dell’USR Lombardia e della Circolare Prot. 278 del 6.3.2020 del Ministero dell’Istruzione.
La polizza assicurativa integrativa stipulata dall’Istituto copre i casi di infortunio del personale amministrativo qualora venga concessa la possibilità del telelavoro indicata dalle direttive di riferimento?

La Legge 22 maggio 2017, n. 81 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” ha introdotto nuove norme che promuovono il “lavoro agile” (telelavoro – smart working), come modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, stabilita mediante accordo tra le parti, allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In particolare l’Art. 18 – Lavoro agile, comma 3, prevede che tali disposizioni si applichino in quanto compatibili anche nei rapporti di lavoro alle dipendenza delle amministrazioni pubbliche di cui all’Art. 1 comma 2 del D.L. 30 marzo 2001 n. 165, che recita: “per Amministrazioni Pubbliche si intendono tutte le Amministrazioni dello Stato ivi compresi gli Istituti e le Scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative […]”, secondo le direttive emanate anche ai sensi dell’Art. 14 della Legge 07 agosto 2015 n. 124, “Promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche”, fatta salva l’applicazione delle diverse disposizioni specificamente adottate per tali rapporti.
Inoltre l’Art. 19 della Legge 22 maggio 2017 n. 81, definisce i contenuti essenziali dell’accordo individuale, stipulato per iscritto, relativo alle modalità di lavoro agile: “disciplina l’esecuzione della prestazione lavorativa svolta all’esterno dei locali scolastici anche con riguardo a come è esercitato il potere direttivo del datore di lavoro e agli strumenti utilizzati dal lavoratore”, la durata dell’accordo, il preavviso del recesso per gli accordi a tempo indeterminato, i tempi di riposo del lavoratore, le misure tecniche e organizzative, ecc.
Le modalità per l’esercizio del potere di controllo e disciplinare del datore di lavoro sono indicate all’articolo 21 della stessa Legge.
La disciplina introdotta dalla legge, individua nel “lavoro agile” una modalità flessibile di lavoro subordinato rispetto all’orario e al luogo della prestazione lavorativa che, per la parte resa fuori dai locali della scuola, è eseguita senza una postazione fissa ma che comunque comporta l’estensione dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.
Infatti lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità “agile” non fa venir meno il possesso dei requisiti oggettivi (lavorazioni rischiose) e soggettive (caratteristiche delle persone assicurate) previsti ai fini della ricorrenza dell’obbligo assicurativo, rispettivamente dagli artt. 1 e 4 n. 1) del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Nel merito della questione posta, con riguardo alle disposizioni fornite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con direttiva 1/2020 del 25.2.2020 e successive note del Ministero dell’Istruzione:

  • USR Lombardia Nota prot. n. 4317 del 04.03.2020 – Lavoro agile personale amministrativo delle Istituzioni Scolastiche;
  • MIUR Nota prot. n. 278 del 06.03.2020 – Particolari disposizioni applicative Direttiva n. 1 del 25.02.2020;
  • MIUR Nota prot. n. 279 del 08.03.2020 – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 marzo 2020 – Istruzioni operative;

e da ultimo, il DPCM del 11.03.2020 contenente ulteriori disposizioni attuative del D.L. 23.02.2020, n. 6, rilevato che le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli Artt. da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017 n. 81 suggerisco alle scuole di richiedere, alle Società Assicuratrici, la conferma delle coperture assicurative per il personale scolastico ed eventualmente di estendere tali coperture nel periodo di fruizione del “lavoro agile” compreso il rischio in itinere nel caso di spostamenti dall’abitazione al luogo scelto per l’esecuzione della prestazione lavorativa in forma agile qualora diverso dall’abitazione stessa.
Per completezza d’informazione segnalo che le disposizioni di cui al DPCM del 11 marzo 2020 hanno effetto dal 12 marzo 2020 e sono efficaci sino al 25 marzo 2020 salvo proroghe o prolungamenti.