Allarme in un liceo statale di Pescara. Una sostanza sconosciuta si è sprigionata all’interno dell’edificio, facendo scattare il protocollo per le maxi emergenze. Lo riporta un articolo sul sito di “RAI News”.
Il fatto
L’allarme è scattato la mattina del 16 ottobre all’Istituto “Marconi” di Pescara, dopo che un forte odore si è sparso nei locali del liceo. Alcune persone hanno iniziato ad accusare malori dopo aver inalato la sostanza che s’è sprigionata nella struttura.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia.
L’Istituto è stato evacuato immediatamente per consentire i controlli e permettere al personale sanitario di prestare assistenza. Una cinquantina di persone avrebbero accusato difficoltà respiratorie, problemi e irritazioni alle vie aeree. La Asl di Pescara ha allestito, fuori dall’Istituto, un Posto medico avanzato con tre medici del 118, tre infermieri, venti soccorritori e cinque ambulanze. Contestualmente le autorità hanno attivato il protocollo per le maxi emergenze. I sanitari hanno ricoverato in ospedale una docente e quattro alunni in codice verde, che risultano comunque fuori pericolo. Gli altri intossicati, tra cui anche alcuni vigili del fuoco, hanno ricevuto le cure sul posto.
Secondo le prime ricostruzioni, nella struttura si sarebbe sprigionata un’emissione anomala di ammoniaca. La sostanza potrebbe essersi diffusa da un laboratorio dell’Istituto, oppure dall’impianto di climatizzazione. Sono comunque in corso tutti gli accertamenti per ricostruire con precisione l’origine e la dinamica dell’incidente.
Le responsabilità
In questa fase è impossibile stabilire le eventuali responsabilità, possiamo, tuttavia, fare delle ipotesi.
Se la ragione della fuga della sostanza fosse un guasto all’impianto di climatizzazione, la responsabilità ricade sull’Ente proprietario dell’immobile e degli impianti, in esso contenuti. In questo caso, l’Ente proprietario dovrà appurare se la causa è dovuta ad un guasto accidentale, oppure alla mancata o carente manutenzione dell’impianto. Qualora la causa fosse la manutenzione il responsabile potrebbe essere il soggetto incaricato.
Se, invece, la sostanza irritante si fosse propagata da un laboratorio, la responsabilità ricadrebbe direttamente sull’Istituto. Anche in questo caso sarà necessario appurare con precisione la dinamica e stabilire se l’evento sia dipeso da incuria o da un fatto accidentale.
Un ultimo aspetto, che al momento non si può escludere, riguarda la possibilità che qualcuno abbia agito deliberatamente, compiendo quindi un atto doloso.
In quest’ultimo caso la responsabilità ricade esclusivamente sull’autore del gesto e potrebbe coinvolgere anche l’aspetto penale.
Il profilo assicurativo
Anche le assicurazioni saranno coinvolte in relazione alla responsabilità desunta.
Nel caso la responsabilità ricadesse sull’Ente proprietario, sarà l’Assicuratore di quest’ultimo ad indennizzare l’eventuale danno o, nel caso, potrebbe rivalersi sul manutentore.
Qualora, invece, responsabile del danno fosse l’Istituto scolastico, la polizza integrativa scolastica, nel ramo di Responsabilità Civile, risarcirebbe tutti i soggetti danneggiati.
Le migliori formule disponibili risarciscono l’eventuale danno fisico o psicologico salvo, in caso di comportamento intenzionale, la possibilità di rivalsa sui soggetti responsabili.
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