abint Nessun commento

Studentessa muore sul traghetto

Una studentessa toscana muore sul traghetto diretto a Palermo, durante un Viaggio di Istruzione. Lo riporta un articolo dell’ANSA.

Il fatto

La ragazza 19enne, alunna di un istituto superiore di Grosseto, insieme ai compagni s’era imbarcata a Napoli sul traghetto che avrebbe dovuta portarla a Palermo.
Secondo le prime testimonianze, la studentessa s’è sentita male mentre si trovava sulla nave. La ragazza si sarebbe accasciata a terra una volta rientrata in cabina. A dare l’allarme sono stati i compagni.
Il personale del 118 ha raggiunto il traghetto al largo della costa di Napoli con una motovedetta della Guardia costiera.
Vani i tentativi di salvare la giovane, che è morta poco dopo. L’ipotesi più accreditata è che sia stata stroncata da un infarto.
La gita è stata annullata; i docenti e i compagni di classe sono stati ascoltati dalla Capitaneria di Porto, come persone informate sui fatti. In possesso dell’alunna sono stati trovati farmaci normalmente portati con sé da chi viaggia, come aspirine e antinfiammatori. Sarà comunque l’esame tossicologico sul corpo della ragazza a escludere eventuali connessioni con l’evento. Tra gli effetti personali messi sotto sequestro dagli investigatori, anche il cellulare della giovane.

Morte cardiaca improvvisa (MCI)

In Italia, le malattie ischemiche del cuore, che comprendono anche gli infarti del miocardio, sono una delle principali cause di morte.
Il convegno organizzato dall’Osservatorio Malattie Rare nel 2023, evidenzia come, ogni anno, 1.000 persone under 35 restino vittima di Morte Cardiaca Improvvisa. La MCI è la causa prevalente di morte improvvisa nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti. La morte è spesso la manifestazione di una patologia sottostante e fino ad allora ignorata, che rimane senza una diagnosi certa.
Le principali cause di MCI nei giovani sono: cardiomiopatie, miocarditi, malattie valvolari, aterosclerosi e anomalie delle coronarie. Inoltre, un’elevata percentuale di casi, in cui il cuore è strutturalmente normale, suggeriscono che la causa della morte sia su base genetica.
Il cardiologo Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO), ha segnalato, in un’intervista a “il Messaggero” del settembre 2024, un preoccupante aumento degli infarti giovanili. In Italia si è passati da circa 5000 a oltre 6000 casi, registrando un incremento vicino al 20% tra i giovani colpiti.
Le cause andrebbero cercate nel modificato stile di vita, inoltre, diversi studi clinici dimostrano come i processi legati al COVID, possano favorire il danno cardiovascolare.

Il profilo assicurativo

L’assicurazione scolastica integrativa, di norma, non risarcisce il caso morte negli eventi come quello in questione. Il decesso, infatti, con tutta probabilità, è stato causato da una patologia pregressa.
Sono, invece, garantite le spese mediche di primo soccorso come quelle legate al trasporto in ospedale e il pronto soccorso. Sono altresì garantite le spese per il trasporto della salma dal luogo del decesso fino a quello di residenza.

Se vuoi avere maggiori dettagli, informazioni o consulenza in relazione alle polizze assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Tragedia in gita, muore studente

Uno studente 18enne campano è morto a Malaga durante un viaggio d’istruzione. L’ipotesi fino ad ora più accreditata è una miocardite acuta. Lo riporta un articolo de “il Corriere del Mezzogiorno”.

Il fatto

Lo studente sarebbe partito per il viaggio con una con lieve febbre, ma senza segni preoccupanti che lasciassero presagire un’evoluzione tragica.
Dopo una giornata trascorsa nella città andalusa, la sua condizione fisica è peggiorata, spingendo i docenti presenti con lui ad allertare i soccorsi tempestivamente.
L’ambulanza giunta in hotel ha trasportato il diciottenne in ospedale, la struttura, tuttavia, non possedeva le attrezzature idonee necessarie a trattare adeguatamente il paziente. Per questa ragione, il ragazzo è stato trasferito in un’altra struttura sanitaria. Col passare delle ore il quadro clinico non ha mostrato miglioramenti. Dopo due giorni, il tragico epilogo.
Secondo i medici, il giovane potrebbe essere stato colpito da una miocardite acuta con tutta probabilità scatenata dal virus influenzale contratto durante la gita scolastica.
Un coagulo ematico sarebbe stato trovato nel cuore del giovane, dettaglio che potrebbe aver influenzato in modo decisivo la causa della sua morte.
Restano, tuttavia, dubbi sulle cure ricevute e sulla tempestività degli interventi effettuati durante il ricovero nelle strutture sanitarie. Solo l’autopsia e l’analisi della cartella clinica potranno fare chiarezza sulle 48 ore decorse tra il peggioramento febbrile e il tragico epilogo.

La responsabilità

Se un paziente muore in ospedale, qualora venga accertata una responsabilità sanitaria, la struttura e il medico possono essere chiamati a risarcire i danni.
Anche se la colpa è solo del medico, l’ospedale non potrà non essere coinvolto, perché la legge impone responsabilità solidale tra il professionista e struttura sanitaria. Entrambi sono tenuti al risarcimento in caso di decesso per colpa; sarà poi l’ospedale a rivalersi sul medico. Fondamentale, tuttavia, è dimostrare la colpa medica, provando che la morte è dipesa direttamente da negligenza, imprudenza o imperizia.
I familiari hanno cinque anni per chiedere il risarcimento nei confronti dei soggetti responsabili, trascorsi i quali il diritto si estingue per prescrizione legale.

Il profilo assicurativo

Di norma, le polizze assicurative integrative operanti in ambito scolastico prevedono, nel ramo Assistenza, una serie di garanzie nei casi di ricovero durante il viaggio.
Queste prevedono le prestazioni sanitarie conseguenti a malattia o infortunio necessarie durante il viaggio di istruzione. Tra queste, il primo soccorso, la consulenza medica telefonica 24 ore su 24 e l’invio di medicinali non reperibili in loco.
In caso di infortunio o malattia improvvisa, qualora lo studente o l’accompagnatore possa rientrare al proprio domicilio, garantiscono il rientro d’urgenza dell’assicurato. In caso contrario, coprono le spese di viaggio di un familiare per fornire assistenza adeguata dove l’assicurato è ricoverato.
Nel caso, come quello in questione, di decesso, l’assicurazione si farà carico dell’organizzazione e delle spese per il trasporto della salma.
È bene evidenziare che la coperture assicurative, normalmente, escludono eventuali situazioni patologiche in atto, al momento della partenza per il viaggio.
Lo stato febbrile prima della partenza, evidenziato dalla cronaca nel caso in questione, potrebbe precludere la prestazione assicurativa.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle polizze assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Alunni in gita perdono l’aereo

Gli studenti di terza media di una scuola pugliese, rimasti bloccati all’aeroporto di Cracovia, hanno perso il volo di rientro in Italia. Le famiglie contestano il costo per il rifacimento dei nuovi biglietti aerei. Lo riporta un articolo della cronaca locale brindisina de “la Repubblica”.

Il fatto

Un gruppo di 28 studenti e tre docenti, di un Istituto Comprensivo, era partito in visita ai campi di sterminio polacchi di Auschwitz-Birkenau. Il volo di ritorno era previsto dall’aeroporto di Cracovia, ma, al momento dell’imbarco, sono sorti i problemi. Nonostante l’arrivo con largo anticipo, studenti e accompagnatori, a causa delle lunghe code, non sono riusciti a completare il check-in, perdendo il volo.
Grazie all’intervento dell’Agenzia che aveva organizzato il viaggio, sono stati acquistati i nuovi biglietti al costo totale di quasi 11mila euro.
Secondo la proposta formulata inizialmente dalla Dirigente Scolastica, la spesa di 350 euro a passeggero sarebbe dovuta ricadere sulle famiglie dei singoli studenti. Molti genitori si sono opposti, considerando il costo eccessivo, soprattutto alla luce delle spese già sostenute per il viaggio. La Dirigente, dal canto proprio, ha evidenziato che la scuola non può farsi carico del costo per evitare un possibile danno erariale. In una nota ufficiale, la Dirigente ha comunque precisato che non è stata presa alcuna decisione: la richiesta inviata alle famiglie sarebbe solo un sondaggio preliminare. Nel frattempo, l’Istituto ha chiesto chiarimenti alle autorità aeroportuali, per esaminare eventuali responsabilità nell’accaduto.

Il Codice del turismo e la riprotezione del viaggiatore

Il viaggiatore in Italia è tutelato dal D. Lgs. 23 maggio 2011, n. 79 – Testo Unico o Codice del Turismo. Il Codice è stato aggiornato dal D. Lgs. 21 maggio 2018, n. 62 alla luce delle nuove Direttive europee in materia. Anche i Viaggi di Istruzione rientrano tra le attività tutelate. Le disposizioni aiutano a garantire sicurezza, qualità e accessibilità per tutte le attività svolte anche durante i viaggi scolastici organizzati.
L’Art. 24 del Codice tratta della responsabilità dell’organizzatore per l’inesatta esecuzione del pacchetto e per la sopravvenuta impossibilità in corso d’esecuzione del pacchetto.
Ai sensi della norma, l’organizzatore del viaggio è tenuto a porre rimedio qualora uno dei servizi turistici non è eseguito secondo quanto pattuito nel contratto. In parole più semplici, l’organizzatore – l’Agenzia di Viaggio – è tenuta a riproteggere tempestivamente il viaggiatore nei casi si verifichi: «un inadempimento di non scarsa importanza dei servizi turistici inclusi in un pacchetto».
Con il termine riproteggere, in ambito turistico, soprattutto riferito ai voli, s’intende effettuare una nuova prenotazione. Può succedere, ad esempio che, come nel caso in questione, una Compagnia Aerea non sia riuscita a far salire a bordo alcuni passeggeri. Questo può accadere anche se i passeggeri hanno prenotato regolarmente il proprio volo, rispettando tutte le procedure richieste dalla Compagnia per l’imbarco previsto. In questi casi l’organizzatore e/o la Compagnia Aerea, dovranno attivarsi per riproteggere il cliente. Potranno, quindi, prenotare un volo alternativo con la stessa tratta, anche se operato da una diversa Compagnia Aerea. Resta in capo all’organizzatore l’onere di verificare le eventuali responsabilità del vettore o delle autorità aeroportuali. Le modalità di risarcimento del danno sono indicate all’Art. 43 dello stesso Codice.

Il profilo assicurativo

La polizza assicurativa scolastica, di norma, prevede anche l’annullamento del viaggio, la garanzia è già compresa nel premio assicurativo, senza ulteriori integrazioni.
Le motivazioni per l’annullamento del viaggio, tuttavia, riguardano esclusivamente cause di natura medica, come l’infortunio o la malattia improvvisa, fino al decesso del viaggiatore.
Restano, invece, escluse tutte le altre motivazioni di annullamento non espressamente previste, come quelle riconducibili alla responsabilità dell’organizzatore o del vettore.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle coperture assicurative per i viaggi di istruzione scolastici, contattaci qui.

abint Nessun commento

Furto del bagaglio sul pullman

Disavventura per gli studenti di un Istituto superiore triestino in gita a Torino: malviventi penetrano nel pullman e asportano i beni personali dai bagagli. Lo riporta un articolo di cronaca de: “il Piccolo”.

Il fatto

Il 24 febbraio, quattro classi di quinta di un liceo artistico triestino sono state derubate durante il primo giorno di viaggio. Studenti e docenti accompagnatori erano scesi dal pullman in una zona periferica della città per visitare alcuni musei. Al loro ritorno zaini e borse, lasciati a bordo del pullman, sui sedili o sotto di essi, erano spariti.
Dopo qualche ricerca, gli zaini sono stati ritrovati poco lontano, completamente svuotati. I ladri hanno portato via tablet e dispositivi elettronici.
Il conducente avrebbe ammesso di non aver chiuso correttamente il mezzo, anche se sono stati trovati segni di effrazione sulle portiere.
I docenti hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine; il giorno successivo, gli studenti coinvolti si sono recati in Questura per presentare denuncia.
Il preside dell’Istituto ha dichiarato che contatterà l’agenzia responsabile dell’organizzazione del viaggio per verificare eventuali responsabilità amministrative e se l’evento sia coperto da un’assicurazione.
Una famiglia avrebbe già preso contattato un avvocato di fiducia, per valutare eventuali azioni legali.

La responsabilità

Ai sensi dell’Art. 1693 del Codice Civile il vettore è sempre responsabile, in via presuntiva, della perdita e danneggiamento delle cose consegnategli per il trasporto.
Il codice, comunque, evidenzia come la responsabilità sia dovuta esclusivamente se il vettore non riesce a provare il caso fortuito. Per evento fortuito s’intende un avvenimento assolutamente imprevedibile ed inevitabile da parte del conducente. La società di trasporto risponderà comunque del danno in caso di grave negligenza. La dichiarazione dell’autista circa la mancata o inadeguata chiusura del mezzo potrebbe configurare proprio questo aspetto. Anche in base al Regolamento Europeo per i diritti dei passeggeri, per i bagagli smarriti o danneggiati, è previsto un rimborso. È bene, tuttavia, evidenziare che il passeggero danneggiato, oltre a produrre copia della denuncia inoltrata all’Autorità di Pubblica Sicurezza dovrà dimostrare il valore effettivo del bagaglio e del suo contenuto. In caso contrario il limite risarcitorio sarà stimato a monte e potrebbe essere di gran lunga inferiore rispetto all’effettivo valore del danno.

La polizza assicurativa scolastica

Le migliori formule assicurative operanti nel mercato scolastico, indennizzano anche il furto del bagaglio durante i viaggi di istruzione. Le garanzie, tuttavia, potrebbero porre alcune esclusioni, tra queste: i telefoni cellulari, il danaro contante o bagaglio lasciato sul veicolo. Un ulteriore aspetto potrebbe riguardare il massimale applicato complessivamente, oppure per ciascun oggetto sottratto.
Infine, solitamente, questo tipo di garanzie operano a “secondo rischio”, ovvero successivamente, o a integrazione del risarcimento eventualmente dovuto dal vettore.

Se desideri maggiori informazioni circa le coperture assicurative dei bagagli durante i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Gita scolastica annullata: errori organizzativi

Disavventura per gli alunni di terza media di un Istituto Comprensivo di Novara. Giunti in aeroporto la Compagnia aerea non li imbarca poiché gli adulti accompagnatori erano insufficienti. Lo riporta un articolo di Novara Today.

Il fatto

L’episodio è accaduto domenica 16 febbraio. 46 studenti di tre classi di una terza media, e tre docenti accompagnatori si sono recati all’aeroporto di Malpensa per partire in gita scolastica all’estero.
Nonostante tutto sembrasse regolare, in fase di check-in, la Compagnia Aerea ha negato l’imbarco alle classi. Secondo le norme di sicurezza della Compagnia, i tre docenti erano insufficienti per accompagnare tutti gli studenti.
Nonostante i tentativi non s’è trovata una soluzione e, studenti e insegnanti, hanno dovuto fare ritorno a casa. L’Istituto scolastico ha immediatamente preso contatto con l’Agenzia che ha organizzato il viaggio. L’Agenzia, ammesso l’errore, si è attivata per riprogrammare la gita.

I regolamenti delle Compagnie aeree

A differenza di quanto credono in molti, per i viaggi di istruzione non è più previsto un numero definito di accompagnatori per gli studenti. Come più volte ricordato dallo stesso ministero con l’entrata in vigore del DPR 8 marzo 1999, n. 275 le scuole hanno una propria autonomia organizzativa. Ne deriva che, come riporta anche la nota ministeriale 11 aprile 2012 n. 2209, la previgente normativa in materia Viaggi di istruzione resta un opportuno riferimento: «ma non riveste più carattere prescrittivo».
Anche la giurisprudenza sottolinea come la vigilanza debba essere adeguata al caso concreto con riferimento all’età, maturità e indipendenza dell’alunno.
Tuttavia, fermo restando quanto sopra, i regolamento adottati dalle singole Compagnie aeree, nei casi di accompagnamento dei minori potrebbero prevedere delle restrizioni.
È quanto ad esempio prevede la Compagnia aerea EasyJet, come nel caso in questione. Il regolamento infatti stabilisce che ogni adulto possa accompagnare al massimo 10 minori di età uguale o inferiore ai 13 anni. Correttamente l’Agenzia di Viaggio ha ammesso l’errore e ha riprotetto la partenza rimandando la data di partenza.

La garanzia di annullamento del viaggio

La polizza assicurativa scolastica, quando lo prevede, include anche l’annullamento del viaggio, ed è generalmente già compresa nel premio assicurativo senza ulteriori integrazioni.
Le motivazioni per l’annullamento del viaggio riguardano esclusivamente cause di natura medica, come infortunio, malattia improvvisa fino al decesso del viaggiatore.
Le polizze più complete offrono un’estensione che tutela anche in relazione alla salute dei conviventi del viaggiatore.
Le polizza offrono anche la copertura in caso di emergenze mediche impreviste durante il viaggio.
A seguito della recente pandemia, le Compagnie assicuratrici hanno introdotto l’estensione per questo tipo di rischio pandemico. In questi casi è possibile sia previsto un aumento del premio che tuttavia non andrà a incidere significativamente sul premio.
Restano invece escluse tutte le altre motivazioni di annullamento non espressamente previste.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle coperture assicurative per i viaggi di istruzione scolastici, contattaci qui.

abint Nessun commento

Crolla balcone, muore un insegnante

E’ morto all’ospedale di Ferrara l’insegnante di 43 anni era precipitato dopo il crollo del balcone di una villa storica, in occasione di una gita scolastica. Lo riporta un articolo de “la Repubblica”.

Il fatto

L’insegnante di sostegno di 43 anni, il 9 dicembre, durante una gita scolastica, è precipitato dal balcone di una dimora storica a Ro, nel Ferrarese. Il professore stava accompagnando due classi, una quinta elementare e una seconda media, nella visita all’edificio storico.
Il cedimento s’è verificato all’improvviso mentre il docente si trovava sulla struttura in compagnia di una guida turistica 68enne del posto.
L’insegnate e la guida sono precipitati da un’altezza di cinque metri, finendo a terra insieme ai calcinacci.
I soccorsi, giunti sul posto, avevano trasportato entrambi al pronto soccorso in codice rosso. Nonostante le fratture riportate nella caduta, nessuno dei due sembrava essere in pericolo di vita.
Nei giorni successivi tuttavia le condizioni dell’insegnante s’erano aggravate: febbre alta e un’infezione, probabilmente causata dalle schegge e dai calcinacci, avevano complicato il quadro clinico. L’allergia del docente a diversi antibiotici, aveva ulteriormente limitato le possibilità di cura. L’insegnante è deceduto il 18 dicembre mentre la guida ora è fuori pericolo di vita.

La responsabilità

Secondo quanto riporta la stampa ci sarebbe già un iscritto nel registro degli indagati. Si tratterebbe del proprietario dell’immobile settecentesco, che dovrà rispondere di lesioni e omicidio colposi.
Contestualmente, la Procura di Ferrara ha incaricato un consulente tecnico per poter determinare con certezza le cause del crollo. Il perito dovrà verificare quale fosse lo stato di conservazione della villa al momento dell’incidente. La Procura ha anche disposto l’autopsia per far luce sulle cause del decesso.

Il profilo assicurativo

La morte del lavoratore per infortunio sul lavoro consente ai prossimi congiunti (primariamente coniuge e figli) di richiedere un indennizzo, ovvero una rendita vitalizia, all’INAIL. Questo aspetto è normato dall’Art. 85 del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124.
Qualora venisse provata la responsabilità del terzo nell’evento l’INAIL agisce in surroga. Vale a dire che l’INAIL stessa, provvederà a chiedere al responsabile dell’infortunio sul lavoro, la restituzione dell’indennizzo pagato ai superstiti della vittima.
Anche la polizza integrativa, qualora il docente risulti in regola con il pagamento del premio erogherà l’indennizzo ai sensi, e con il massimale previsto, dalle condizioni contrattuali.

Se desideri maggiori informazioni in relazione agli indennizzi in caso di morte durante le attività scolastiche, contattaci qui.

abint Nessun commento

Viaggi d’istruzione: nuova proroga, costi e assicurazioni

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha esteso di sei mesi il termine per consentire alle scuole di qualificarsi secondo le nuove norme del Codice Appalti.

La Qualificazione delle Stazioni Appaltanti

Ai sensi del D. Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, tutte le Amministrazioni Pubbliche, per acquisire contratti di importo superiore ai 140.000 euro, devono possedere la necessaria qualifica.
Il processo per le stazioni appaltati è indicato agli Artt. 62 e 63 e dell’Allegato II.4 del Codice dei Contratti Pubblici. L’ANAC, sul proprio sito ha pubblicato una sezione specifica relativa a quest’aspetto.
A oggi, gli Istituti Scolastici qualificati dovrebbero essere qualche decina su tutto il territorio nazionale, tuttavia non è reperibile un dato ufficiale in questo senso.

La nota ANAC

Per affrontare questa situazione, già nello scorso mese di marzo l’ANAC aveva concesso una proroga per una serie di servizi tra cui i viaggi. I termini del provvedimento scadevano il 30 settembre 2024.
Dopo le proteste sollevate associazioni dei presidi, alla fine dello scorso novembre, il Ministero dell’Istruzione, effettuava una nuova richiesta di proroga. Questa, a differenza della precedete, si concentra esclusivamente all’esecuzione dei viaggi di istruzione, stage e scambi culturali.
La deroga, è stata formalizzata dalla Nota ANAC del 9 dicembre 2024, e scadrà il 31 maggio 2025.
La disapplicazione temporanea della norma permetterà agli Istituti scolastici di gestire gli affidamenti, unicamente relativi ai viaggi d’istruzione, sopra la soglia dei 140.000 euro.
L’ANAC, nella nota, invita il Ministero dell’Istruzione a individuare, in tempo utile, soluzioni volte a soddisfare il fabbisogno degli Istituti scolastici nell’affidamento di detti servizi.
Il Ministero, a sua volta sta valutando di delegare il ruolo agli Uffici Scolastici Regionali. Soluzione non semplicissima alla luce delle competenze necessarie e della carenza di risorse.

Incremento dei costi

La possibilità di superare la soglia prevista dal Codice è in diretta relazione con l’incremento dei costi dei viaggi, ma soprattutto degli scambi culturali.
L’inflazione, il caro energia e le tensioni internazionali hanno fatto lievitare i costi dei viaggi scolastici di circa il 20% rispetto al periodo pre-pandemia.
Una gita di più giorni all’estero può costare dai 500 ai 1.500 euro, mentre se effettuata in Italia, si parte da almeno 300 euro. Questa situazione accentua le disuguaglianze tra chi può permettersi di viaggiare e chi no. Nel 2023, solo il 48% degli studenti è partito, e un quarto delle rinunce è legato a difficoltà economiche.
Un ulteriore ostacolo è la mancanza di docenti disponibili ad accompagnare gli studenti. Molti, dopo l’abolizione della diaria obbligatoria, rifiutano per i bassi compensi ma soprattutto per le elevate responsabilità.

Le assicurazioni dei viaggi

Al tema delle responsabilità, si collega direttamente quello di carattere assicurativo. L’assenza di una polizza integrativa che copra adeguatamente la Responsabilità Civile e l’infortunio potrebbe aumentare i rischi, tra cui quello del contenzioso. La famiglia dell’alunno, qualora ipotizzasse una mancata sorveglianza, potrebbe sentirsi legittimata a intraprendere azioni legali contro la scuola o i docenti. Una richiesta di risarcimento, potrebbe risultare particolarmente onerosa per la scuola e/o per gli insegnanti coinvolti.
Per minimizzare questo rischio, molte scuole optano per l’obbligatorietà della polizza integrativa, soprattutto nelle gite scolastiche. Tuttavia la polizza proposta dalle Agenzie di Viaggio, spesso non è adeguata alle necessità soprattutto sotto il profilo della responsabilità.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle polizze assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Assicurazione e Responsabilità nelle Gite

Sono la docente referente per i Viaggi di Istruzione del nostro Istituto scolastico. Insieme ai colleghi e al Dirigente ci ponevamo questa domanda: qualora, durante una gita o viaggio di istruzione, un alunno che non ha pagato l’assicurazione, dovesse farsi male gravemente, a quali rischi va incontro la scuola e i docenti stessi?

In risposta alla sua domanda è bene fare alcune premesse normative e di contesto.

Obbligatorietà dell’Assicurazione Integrativa

Sebbene l’assicurazione integrativa non sia obbligatoria per legge, per le famiglie diventa tale quando il Consiglio di Istituto o il Dirigente Scolastico ne deliberano la stipula. In questo caso, la polizza è richiesta a ciascuno studente, e le famiglie devono adempiere al pagamento.
Il Ministero dell’Istruzione ha ribadito questo principio in più occasioni, sottolineando che quando la scuola stabilisce la necessità di un’assicurazione integrativa, questa diventa obbligatoria per gli alunni. Maggiori dettagli su quest’aspetto sono reperibili nell’articolo fornito qui.

Possibilità di Polizze Viaggio con Agenzie e Tour Operator

Qualora la scuola non avesse stipulato un’assicurazione integrativa, potrà comunque adottare una polizza specifica per il viaggio, comunemente denominata “polizza medico-bagaglio”. La polizza potrà essere stipulata anche attraverso l’Agenzia di viaggio o il tour operator organizzatore dell’uscita. Questa forma di polizza, pur non essendo obbligatoria, è fortemente consigliata poiché protegge il partecipante al viaggio dal pagamento di eventuali spese mediche nel caso di infortunio o malattia.

Copertura INAIL durante i Viaggi di Istruzione

L’INAIL garantisce agli studenti e al personale scolastico una copertura assicurativa per gli infortuni accaduti durante le attività scolastiche, inclusi i viaggi di istruzione. Quest’aspetto è riportato sul portale dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
Tuttavia, questa tutela è limitata a casi molto gravi e copre esclusivamente infortuni che comportano una morte o un’invalidità permanente pari o superiore al 6%.
È importante comunque sottolineare che l’INAIL non copre le spese mediche, a eccezione dei trattamenti garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Di fatto quindi non offre una protezione sufficiente in assenza di altre polizze integrative.

Copertura della Responsabilità Civile e Limitazioni delle Polizze di Viaggio

Le polizze stipulate con le Agenzie di Viaggio o i Tour Operator, come quelle fornite dall’INAIL, solitamente coprono solo il ramo infortunio e non comprendono la Responsabilità Civile personale degli studenti. Queste polizze quindi non forniscono garanzie in caso di azioni legali intraprese da terzi o dalle famiglie degli studenti contro la scuola o i docenti.
Inoltre, nessuna di queste polizze include la Responsabilità Civile professionale dei docenti. In questo modo   la scuola e il personale scolastico restano vulnerabili in caso di contenziosi relativi a mancata vigilanza o presunta negligenza.

Rischi di contenzioso in Assenza di Assicurazione

Senza una polizza integrativa che copra adeguatamente l’infortunio, la famiglia dell’alunno potrebbe sentirsi legittimata a intraprendere azioni legali contro la scuola o i docenti, qualora ritenga che vi sia stata una mancata sorveglianza o altre forme di responsabilità. Ciò potrebbe comportare una richiesta di risarcimento, che potrebbe risultare onerosa per la scuola e/o per gli insegnanti coinvolti.
Per minimizzare questo rischio, molte scuole optano per l’obbligatorietà della polizza integrativa, soprattutto per le attività extracurricolari come le gite scolastiche.

Il Regolamento Viaggi di Istruzione

Un’opzione pratica, precisamente conforme alla normativa, è l’adozione di un Regolamento Viaggi da parte della scuola. Il regolamento stabilirà i requisiti minimi per la partecipazione a viaggi di istruzione. Tra gli altri, la necessità di un’adeguata copertura assicurativa, per gli studenti e per il personale partecipante, che limiti i rischi legali e finanziari.
Un regolamento chiaro evita ambiguità e garantisce che tutte le parti siano consapevoli delle condizioni necessarie per partecipare in sicurezza ai viaggi.

Consentire la partecipazione a un viaggio di istruzione senza copertura assicurativa, nonostante la tutela INAIL, espone la scuola e il personale scolastico a rischi significativi. In particolare, in assenza di assicurazione integrativa, eventuali spese mediche e richieste di risarcimento ricadrebbero sulla famiglia dell’alunno. Inoltre, qualora fosse ravvisata una negligenza nella vigilanza, il docente accompagnatore potrebbe incorrere in responsabilità personali.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle polizze assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Studente disabile escluso dalla gita

Uno studente 17enne ipovedente, di un Istituto superiore Torinese, è stato escluso dalla gita organizzata dalla scuola perché non c’era l’insegnante di sostegno. Lo riporta un articolo de “il Sole 24 ore”.

Il fatto

L’alunno sarebbe dovuto partire per una gita di un giorno in Liguria.  Tuttavia, secondo quanto afferma la madre: «Nessuno dei due insegnanti di sostegno ha dato propria disponibilità ad accompagnarlo».
La mamma dello studente aveva proposto al Dirigente di far accompagnare il ragazzo dall’educatrice dell’Istituto di riabilitazione che già assiste l’alunno nel tragitto tra casa e scuola.
Il Dirigente, in questo caso ha negato l’autorizzazione poiché l’accompagnatore «non faceva parte del personale scolastico». Il Preside avrebbe tuttavia concesso l’autorizzazione a patto che ad occuparsi dell’accompagnamento fosse stato uno dei genitori.
«Ho detto di no – afferma la donna – visto che un adolescente non vuole la mamma in gita con lui. Ho anche intenzione di scrivere all’Ufficio scolastico per segnalare la vicenda, perché non c’è stata nessuna inclusione in questo istituto frequentato da altri ragazzi disabili».

Il profilo di responsabilità

Tra la scuola è la famiglia, all’atto dell’iscrizione dell’alunno si crea un rapporto contrattuale, ai sensi degli Artt. 1175, 1218, 1375 del Codice Civile. La scuola è quindi tenuta a vigilare sull’incolumità dell’alunno anche evitando il crearsi di situazioni dalle quali possano, prevedibilmente, derivare pregiudizi per l’alunno.
Al contempo viene ad instaurarsi anche una responsabilità di tipo extracontrattuale, ai sensi degli Artt. 2047 e 2048 dello stesso Codice Civile. In questo secondo caso, l’obbligo della scuola è legato alla vigilanza affinché ciascun allievo minorenne non arrechi danno agli altri allievi o ad altri soggetti.
Al Codice Civile si affianca tutta la normativa legata alla sicurezza sul lavoro ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Il combinato disposto normativo fa sì che sul Dirigente Scolastico gravino tutte le responsabilità organizzative e operative legate alle attività scolastiche. Tra queste l’obbligo di valutare l’idoneità del singolo studente a partecipare o svolgere in sicurezza una determinata iniziativa.
Qualora il Dirigente valutasse che la partecipazione alla gita di uno o più alunni, non garantisse, per lo stesso soggetto o per altri, sufficienti livelli di sicurezza, potrebbe impedirne la partecipazione. La valutazione dovrà essere oggettiva, ovvero calata sull’età, sulla maturità e sul livello di indipendenza del singolo soggetto.
In caso contrario, al verificarsi di un evento dannoso, la responsabilità ricade esclusivamente sul Dirigente che ha autorizzato la partecipazione all’uscita.

Il profilo assicurativo

Le migliori soluzioni assicurative, disponibili sul mercato scolastico, prevedono anche la tutela assicurativa degli accompagnatori estranei all’organico scolastico in occasione dei viaggi di istruzione.
Qualora quindi questi soggetti si infortunassero durante il viaggio la polizza garantirebbe il primo soccorso e tutte le spese derivanti dal sinistro. L’estensione, di norma è prestata a titolo gratuito senza integrazione di premio.
Va da sé che la partecipazione di uno o più soggetti esterni, dovrà essere formalmente inoltrata al Dirigente con la necessaria motivazione. Per rendere operativa la garanzia occorrerà la formale autorizzazione del Dirigente e tutta la documentazione dovrà essere tenuta agli atti.
L’accompagnatore esterno potrà essere chiesto esclusivamente l’assistenza nel corso dell’attività mentre la vigilanza resterà sempre in capo al personale scolastico.   

Se desideri avere maggiori informazioni in relazione alla copertura assicurativa dei soggetti esterni alla scuola, durante i viaggi di istruzione, contattaci qui.

abint Nessun commento

Viaggi di istruzione troppo costosi

Il costo dei viaggi di istruzione è troppo elevato per alcune famiglie. Il tema è stato trattato in un interessate articolo pubblicato, dalla testata giornalistica Open-OnLine.
Preventivi esagerati e tempi d’attesa troppo lunghi hanno portato il Dirigente scolastico di una scuola del trevigiano a chiedere alle famiglie di organizzarsi autonomamente. Ai genitori è stato proposto di effettuare un’assenza di gruppo programmata, organizzando un viaggio per conto proprio.
Una proposta quella del Dirigente scolastico senza dubbio provocatoria perché, oltre ad essere in contrasto con la normativa, non garantisce gli standard tipici dell’attività scolastica.
L’invito tuttavia ha riacceso l’attenzione sulla difficoltà di programmazione e realizzazione di questo tipo di iniziative, tant’è che alcuni genitori l’avrebbero presa in seria considerazione.

La progettazione e programmazione dei viaggi di istruzione

Sulla complessità legata all’organizzazione dei viaggi di istruzione s’era già espresso, lo scorso anno, Giuseppe Ciminnisi, presidente della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo (FIAVET). Ciminnisi evidenziava le difficoltà che incontrano le Agenzie viaggi nell’evadere le richieste: «degli istituti scolastici, spesso farraginose, che entrano in conflitto con le esigenze degli alberghi».
Sul tema è tornata, lo scorso febbraio, la Federazione Turismo Organizzato (FTO) realizzando un’indagine sui viaggi di istruzione. Secondo Franco Gattinoni, presidente FTO: «Ci sono nodi che complicano la relazione tra scuole e agenzie e che si ripercuotono sulle famiglie». «I tempi lunghi delle procedure – osserva Gattinoni – fanno lievitare i costi. Altri mercati, beneficiati da maggiore snellezza, arrivano prima su hotel e servizi meno cari». Secondo l’indagine, a questa situazione, si aggiunge anche la debole preparazione degli istituti scolastici sulle procedure del MePa, e le complicazioni create dal nuovo Codice degli appalti.
Il tema della programmazione e progettazione dei viaggi di istruzione infatti è troppo spesso l’anello più debole di tutto il sistema. Ancora troppe scuole non hanno un regolamento interno che consenta loro di pianificare e elaborare precisamente questo tipo di attività. La tempistica tuttavia sembra essere il vero nodo della questione. Procedure messe in atto troppo a ridosso del periodo di esecuzione del viaggio potrebbero gravare duramente sull’economicità del servizio.

Le garanzie assicurative

Il tentativo di trovare delle soluzioni più economiche porta molte scuole a organizzare in proprio i soggiorni, assemblando servizi diversi. Su quest’aspetto, Gabriele Milani, direttore nazionale Fto, in un articolo dello scorso settembre, evidenziava la necessità che le scuole debbano rivolgersi esclusivamente alle Agenzie di Viaggio. «In questo segmento specifico – evidenza Milani – organizzazioni non specializzate non possono fornire le garanzie a livello assicurativo nei casi di insolvenza e fallimento dell’operatore».
Una parte del costo dei pacchetti proposti dalle Agenzie di Viaggio riguarda la stipula delle polizze mediche o di annullamento del viaggio. Molto spesso però questo tipo di copertura è già previsto dalle polizze integrative stipulate dalle scuole. Inoltre i massimali e le prestazioni erogate dalle polizze sottoscritte con le Agenzie di Viaggio sono spesso di gran lunga inferiori a quelli previsti dalle polizze integrative. Una spesa quindi che, per quanto limitata, grava sul costo economico del servizio a carico delle famiglie.

Se desideri maggiori informazioni in relazione alle polizze assicurative per i viaggi di istruzione, contattaci qui.