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Rapporto sulla sicurezza delle scuole

Lo scorso 15 settembre Cittadinanzattiva, ha presentato il Rapporto sulla sicurezza delle scuole. Cittadinanzattiva dal 1978, promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di debolezza.

I dati del Rapporto

Il rapporto evidenzia come, dal 2015: «I Governi hanno investito in maniera importante sull’edilizia scolastica del nostro Paese», senza tuttavia risolvere i problemi strutturali.
Ben oltre la metà delle scuole italiane non è in possesso del certificato di agibilità statica (58%), né quello di prevenzione incendi (55%). Oltre il 40% è privo del collaudo statico. Quanto al documento di valutazione rischi, ne è in possesso il 77% delle scuole.

Emergenza crolli

Il Rapporto sulla sicurezza delle scuole evidenzia come tra il settembre 2021 e l’agosto 2022 sono stati monitorati 45 crolli. Di questi, 19 nel Nord, 10 nelle regioni del Centro e 16 nelle regioni del Sud e nelle Isole. Dallo scorso settembre a oggi ci sono stati 11 crolli nelle scuole e nelle università, due a settimana. Nella maggioranza dei casi s’è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel fine settimana o in periodi di chiusura delle scuole. Pochi episodi hanno provocato il ferimento di persone, la criticità maggiore è tuttavia legata ai danni agli ambienti e agli arredi. In questi casi il disagio maggiore è legato all’interruzione dell’attività didattica, con le conseguenti difficoltà per gli studenti e le loro famiglie.

Terremoti e prove di evacuazione

Il 50% delle regioni italiane ha Comuni in zona 1, ossia ad elevato rischio sismico. Tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna, hanno invece Comuni e scuole in zona 2 (con rischio sismico medio-elevato). Poco meno della metà delle popolazione scolastica risiede in queste due zone. Ciononostante, soltanto il 2% degli edifici sono stati adeguati sismicamente.  Quelli progettati secondo la normativa antisismica sono 2.740, il 7% del totale. Le regioni più virtuose sono quelle del Nord e del Centro, ad eccezione di Liguria e Lombardia, in cui gli edifici adeguati sono solo il 3%.
Le prove di evacuazione, obbligatorie almeno due volte l’anno, nel 2020-2021 sono state effettuate in poco più della metà delle scuole (56%). Non sono state effettuate nel 33%, o effettuate solo da alcune classi nell’11%. Quando vengono effettuate, riguardano quasi esclusivamente il rischio Incendio (99%), e quello sismico (77%).

Il profilo assicurativo

Ai dati, non proprio confortanti, riportati nel Rapporto sulla sicurezza delle scuole, occorre aggiungere alcune precisazioni in relazione all’aspetto assicurativo.
Gli edifici scolastici normalmente sono proprietà degli Enti Locali (Comuni, Province, Città Metropolitane), o da questi direttamente o indirettamente gestiti. Eventi come i crolli o il rischio sismico, che creano danno all’Istituto scolastico, costituiscono responsabilità diretta del soggetto proprietario. Una particolare attenzione andrà, tuttavia, posta relativamente ai beni di proprietà dell’Istituto scolastico, ma soprattutto al danno fisico dei soggetti assicurati (studenti e personale).
Circa la tutela dei beni, sono disponibili polizze assicurative specifiche. Un aspetto diverso riguarda gli studenti e il personale.
L’INAIL prevede la tutela assicurativa in caso di danno al personale scolastico in occasione del rapporto di lavoro. Meno definita è invece la posizione relativa agli alunni in questi casi. Occorre, infatti, ricordare che, per l’INAIL, gli studenti sono una particolare categoria di “lavoratori”, assicurata esclusivamente nel corso di particolari attività. Proprio per questo motivo la polizza assicurativa integrativa diventa particolarmente importante.
Tuttavia, non tutte le polizze assicurative scolastiche integrative comprendono, nel ramo infortunio, i danni dovuti a crolli o terremoti. Altre potrebbero prevedere franchigie o massimali inadeguati. Verificare tutti questi aspetti è quindi fondamentale.

Se desideri avere maggiori informazioni in relazione alla copertura assicurativa per i rischi catastrofali o effettuare un controllo della tua polizza scolastica, contattaci qui.  

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Alluvioni e catastrofi naturali

In qualità di DSGA dell’Istituto, i recenti fatti di Catania, mi hanno fatto sorgere qualche dubbio circa la copertura assicurativa della polizza scolastica in relazione ad alluvioni e catastrofi naturali.
Gli alunni e i beni sono garantiti?

Quanto accaduto recentemente a Catania, rientra, purtroppo, tra gli eventi che, ormai costantemente, colpiscono il nostro territorio alla fine dell’estate.
Nell’ottobre 2020 un evento analogo colpì il Cuneese. Nello stesso mese del 2019 la provincia di Genova e Savona, nel 2018 il Trentino e nel 2017 la città di Livorno, solo per citare le più gravi e recenti.

Gli eventi naturali

Le alluvioni sono avvenimenti naturali, tuttavia, colpisce la frequenza con le quali si verificano negli ultimi anni. La Commissione Europea, in una recente comunicazione, invita gli stati membri a mettere in atto strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
Agli eventi climatici, in Italia, dobbiamo aggiungere i terremoti, infatti, il nostro è un paese ad alto rischio sismico.
È singolare che, di fronte a questo stato di cose, le garanzie assicurative legate agli eventi naturali siano ancora poco diffuse. Ancora più singolare rimane come, spesso, i testi standard di polizza li escludano preventivamente.
Da anni si ventila la possibilità che l’assicurazione contro le calamità naturali diventi obbligatoria. Dal 2018 è anche prevista una detrazione fiscale per i premi assicurativi relativi a questo tipo di rischio, ai sensi dell’Art. 15, comma 1, lett. f-bis, del Tuir.
Ad oggi non tutte le polizze coprono gli eventi catastrofali neanche nella Pubblica Amministrazione.

Le coperture assicurative scolastiche

Circa le polizze assicurative scolastiche sarebbe opportuno verificare, se esistano limitazioni o esclusioni per gli alunni e gli operatori scolastici che restino vittime di eventi catastrofali.
Per quanto riguarda gli immobili, l’eventuale estensione della copertura assicurativa per il rischio catastrofale è a carico dell’Ente Locale o del soggetto terzo proprietario della struttura. Una particolare attenzione andrà tuttavia posta sui beni di proprietà dell’Istituto scolastico.
In più di un’occasione abbiamo evidenziato l’opportunità della stipula di una polizza legata ai beni della scuola. Se un furto, infatti, per quanto possa essere grave, nella maggioranza dei casi, crea un danno parziale e limitato, il danneggiamento da alluvioni o catastrofi naturali spesso porta alla perdita o alla distruzione di tutti i beni di proprietà.
Inoltre, non bisogna dimenticare che, associato al danno economico diretto, esiste il danno indiretto, legato alla perdita del servizio formativo agli studenti.
La soluzione più semplice per proteggere l’Istituto dai danni causati da gravi eventi naturali come terremoti, inondazioni, alluvioni, allagamenti e bombe d’acqua (flash floods), resta la polizza assicurativa.
Come abbiamo visto, tuttavia, nella quasi totalità dei casi, le polizze disponibili sul mercato escludono precauzionalmente quest’evento. Chiedere un’estensione di garanzia in questo senso è certamente una precauzione doverosa.

Se desideri avere avere maggiori informazioni in relazione alla copertura assicurativa per alluvioni o catastrofi naturali, contattaci qui.